JELSI: Antonio Maiorano nominato Testimone Italiano della Cultura Popolare con il titolo di “Cercatore di Tracce”

 

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Ieri, 13 dicembre,  è stata proclamata la Giornata Nazionale della Rete Italiana di Cultura Popolare. Una giornata di festa, e di feste, per ricordare e  valorizzare il ruolo delle tradizioni, di saperi che si tramandano, spesso oralmente, di generazione in generazione.  L’iniziativa prevede, ogni anno, molteplici eventi contemporaneamente in tutta Italia. A dimostrazione di come  la cultura popolare sia radicata ai territori, con usi, costumi, tradizioni che  mutano da area ad area, ma che, nell'insieme descrivono una sola vitalità, un unicum di saperi e culture popolari. Il giorno di festa è  il 13 dicembre perché Santa Lucia è stata eletta protettrice della cultura popolare. La martire che, nella tradizione, pur priva di occhi, possiede il dono della vista, rappresenta una luce che illumina le nostre tradizioni. Le fiaccole accese in passato e anche ora in onore di Santa Lucia diventano le luci accese dalla e per la Cultura Popolare simbolicamente e simultaneamente in tutta Italia. Associazioni, artisti, scuole, musei, enti locali, biblioteche e singoli cittadini, tutta la cultura in rete non solo virtuale, che costituisce il motore, anche economico, delle comunità locali, si sono attivate e si attiveranno sul proprio territorio. Jelsi entrerà nell’ evento con la premiazione della Borsa di Studio “G.Santella” che l’Ass. S.Amanzio ha organizzato per domenica alle ore 17,00 nei locali dell’Annunziata. Ogni manifestazione si unirà idealmente alla miriade di espressioni, organizzate e distribuite sull’intera penisola italiana, lanciando un forte messaggio per la tutela e la valorizzazione di una componente fondamentale del nostro patrimonio culturale: le Culture Popolari e i Beni Immateriali.

Da quest’anno, in seguito all’esperienza del 2012, nasce, come sollecitazione degli stessi territori, la necessità di individuare una nuova figura riconosciuta dalla Rete e dal suo Comitato Scientifico, che operi in collaborazione con gli altri attori sociali presenti sui singoli territori.

Nasce così il registro dei Cercatori di Traccia. Questi ultimi sono riconosciuti come tali perché soggetti che si sono distinti presso le loro comunità per aver raccolto ed elaborato materiale demoetnoantropologico ed essere studiosi del territorio di riferimento.

I cercatori saranno inoltre i soggetti deputati a incrementare il lavoro in rete dei differenti e diffusi archivi del territorio, vista la messa on line dell’Archivio Partecipato.

La valutazione delle candidature dei Cercatori avviene da parte della Rete Italiana di Cultura Popolare, a seguito della consultazione del Comitato Scientifico della stessa.

L’amministrazione comunale di Jelsi, settimane fa, aveva proposto la candidatura di Antonio Maiorano come Testimone Italiano della Cultura Popolare, visto il suo continuo impegno nella ricerca e promozione della cultura popolare locale. Nella giornata di ieri, durante la diretta di TradiRadio (la radio della rete), Maiorano, in seguito alla valutazione del Comitato Scientifico ha ricevuto il titolo di “Cercatore di Tracce” con la seguente motivazione: “Classe 1953, Antonio Maiorano è studioso, ricercatore e cultore della cultura popolare molisana e in particolar modo di Jelsi. Nato da famiglia artigiana, il padre falegname, sin da giovane si è dedicato allo studio e alla valorizzazione della cultura popolare e delle tradizioni della sua comunità. Giovanissimo diventa presidente del locale Comitato per le celebrazioni S.Anna e poi sindaco di Jelsi. Non abbandona mai la ricerca storica e antropologica sulla Festa del Grano in onore dell’Assunta promuovendo e sostenendo studi, ricerche e pubblicazioni a riguardo, diventando di fatto il maggiore esperto di questa bicentenaria tradizione popolare, riconosciuto e stimato dagli jelsesi residenti ed emigrati. Autore di numerosi articoli di cultura popolare e tradizioni di Jelsi, ideatore di manifestazioni e progetti volti alla diffusione e al riscatto della cultura popolare.”