Papa Francesco benedice la Traglia di Jelsi

 

A Roma in Piazza San Pietro nel ricordo di Padre Giuseppe Tedeschi anche alcuni ‘deputati’ del Comitato Sant’Anna.

 

Padre Giuseppe Tedeschi emigrato in Argentina ha dato la vita per i poveri e per i bisognosi; un esempio di vita sul quale tante persone dovrebbero riflettere.

 

Dentro il colonnato oltre trecento pellegrini di cui solo sette hanno avuto l’onore di assistere l’udienza da una postazione privilegiata:

il fratello del missionario, Filippo, la sua collaboratrice nel Barrio di Villa Itatì, Maria Antonietta Santella, il socio fondatore dell'

“Associazione G. Tedeschi” Michele Petraroia, il sindaco Salvatore D'Amico, la dirigente scolastica Annamaria Pelle, il sindaco di Jelsi che nel 1988 si recò in Argentina e intitolò una scuola a Padre Tedeschi, Antonio Maiorano e il presidente del Comitato Sant'Anna, Feliciano Antedomenico, erano seduti a pochi metri da Papa Bergoglio.

Potendo salutare di persona il Santo Padre alcuni oggetti sono stati donati nelle mani del Papa ed altri invece sono stati benedetti dallo stesso Papa: un quadro con la foto con la preghiera recitata al funerale di G. Tedeschi, un quadro raffigurante lo stemma del Comune di Jelsi pronunciando parole di elogio per la bellezza e la particolarità dell’opera mostratagli. La traglia, un antico attrezzo agricolo semplice e tenace come lo stesso Papa Francesco.

 

Tra le mani del presidente Antedomenico ha invece benedetto una piccola traglia, simbolo della Festa del Grano in onore di Sant’Anna e simbolo di Jelsi e una corona lavorata artisticamente con grano e paglia. Il chicco di grano è simbolo di rinascita, segno di speranza e di futuro.

 

Ancora una volta Jelsi scrive una pagina indimenticabile per i suoi figli.

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