La dichiarazione del sindaco inserita nella delibera di uno dei punti all'ordine del giorno del consiglio comunale di ieri (22.11.10)  ... è stata distribuita alla gente presente e resa pubblica tramite lettura in aula consiliare; ad essa sono allegate le planimetrie dei due progetti e le torri dei due progetti. Da notare che quello della ditta TRE è quello a cui hanno rinunciato, mentre l'altro C& C è sospeso.

 

La risorsa eolica: gestione PER il territorio

Il 16 aprile 2010, presso la sala convegni Santella dell’Annunziata a Jelsi, nel corso di un incontro pubblico teso a spiegare come l’eolico, fonte di energia rinnovabile per eccellenza, dovrebbe rappresentare per il territorio un valore aggiunto e non il contrario, i  tre comuni limitrofi di Jelsi, Pietracatella e Riccia, decisero formalmente di lavorare sinergicamente in campo energetico attraverso la firma di un  Protocollo volto alla costituzione di una rete territoriale di comuni per favorire la produzione di energia elettrica da fonti energetiche alternative.  Non solo eolico, dunque, ma anche fotovoltaico ed altre fonti rinnovabili. Tanto fecero, i sindaci. Alla presenza, e con il plauso, tra gli altri, dell’assessore  all’ambiente della Regione Molise.

Il documento, approvato anche nei rispettivi consigli comunali di Jelsi, Riccia e Pietracatella, fa propri gli obiettivi in materia energetica fissati a livello europeo e nazionale, nonché internazionale, quale il protocollo di Kyoto, e ha lo scopo di coordinare gli interventi degli attori coinvolti in materia di politica energetica. Attraverso l’utilizzo di modelli innovativi di reperimento di risorse e coinvolgendo capitali e know how privati nelle politiche pubbliche di investimento, il protocollo si pone quale strumento per l’attuazione e la gestione di un intervento integrato orientato alla realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, con particolare attenzione all’eolico. I comuni, in tale quadro, si sono posti come soggetti attivi delle scelte sul Se, sul Dove, sul Come e sul Quando effettuare l’eventuale realizzazione di un campo eolico sui loro territori, con valutazione reale di condizioni di partecipazione diretta degli enti locali che permetterebbero ai comuni l’introito di utili proporzionali alle quote di titolarità del capitale del soggetto realizzatore dell’intervento e non limitato alle ben più ridotte percentuali di royalties.

Una svolta effettiva per le comunità nel caso di realizzazione di un parco a confine tra i tre comuni in località Monte Verdone (ormai già sito di installazione di ripetitori tv),  con incidenza reale sull’economia e sul mercato del lavoro locali.

I sindaci hanno iniziato subito a lavorare sulla tematica. Si sono prefigurati i primi informali e positivi contatti per la ricerca di soggetti di intermediazione bancaria disponibili a sostenere le posizioni comunali con rivalsa sui futuri utili. Si è cominciato ad affrontare la tematica principale sottesa alla realizzazione di qualsivoglia impianto eolico sui territori dei tre comuni: quella della costruzione da parte di Terna di almeno una sottostazione in zona, cioè del punto di cessione alla rete dell’energia prodotta dal parco, senza la quale ogni discorso sul tema rimane pura accademia. Si è così constatato che esiste un progetto di Terna per la realizzazione di 2 sottostazioni, una su territorio di Riccia ed una su Gambatesa; e si stava discutendo dei tempi, non brevi, di esecuzione (18/24 mesi).

Purtroppo nel corso di tali attività il Governo Italiano ha emanato, all’interno del Decreto Legge n.78 del 31 maggio 2010, una norma che impedisce ai comuni sotto i 30.000 abitanti di possedere partecipazioni azionarie.

Si è attesa la conversione in legge di tale decreto per verificarne la sua definitività all’interno dell’ordinamento italiano, cosa che è avvenuta con la Legge n.122 del 31 luglio 2010.

Sulla scorta di tali decisioni nazionali la fattibilità di un percorso che avrebbe portato i comuni ad essere proprietari di quote del soggetto realizzatore di un parco è venuta meno.

Bisogna, purtroppo, pur non condividendo tali decisioni, prenderne atto; senza con ciò voler rinunciare al ruolo assunto dagli enti locali consorziati quali soggetti attivi nei sensi innanzi spiegati.

Sono cambiate le basi normative ed all’interno di queste bisogna muoversi,  valutando i pro ed i contro del tema eolico, senza però mai abdicare al ruolo di programmazione territoriale che l’ente locale riveste al fine di garantire che la risorsa rinnovabile (cioè il vento, o il sole) sia beneficio innanzitutto per la comunità che la possiede e poi per colui che la utilizza (il privato).

Allo stato l’ultima novità, sull’argomento, risulta essere l’emanazione delle tanto attese Linee Guida Nazionali, fissate con Decreto del 10 settembre 2010. Ebbene anche qui le novità non sono positive, in quanto il Governo ha inteso limitare al 3% al massimo i benefici economici per i comuni ove il parco venga insediato (invero non si tratta di royalties ma di misure compensative limitate al massimo al 3% dei proventi comprensivi degli incentivi vigenti derivanti dalla valorizzazione dell'energia elettrica prodotta annualmente dall'impianto).

La novità è troppo recente a va approfondita in tutti i suoi vari aspetti per ogni opportuna valutazione.

Sta di fatto che, sulla scorta di tali dati, c’è la necessità che la Regione Molise intervenga nuovamente sul tema delle energie rinnovabili, al fine di dirimere le diatribe, anche giuridiche, venutesi a creare; nel frattempo necessita una moratoria nelle autorizzazioni alle installazioni.

Con riferimento ai progetti depositati presso il comune di Jelsi, ad oggi, sono in numero di due.

1.    Per quanto riguarda il progetto di “realizzazione di un parco eolico per la produzione di energia elettrica in località “Vacca Riccia” nel comune di Jelsi e Pietracatella” di potenza nominale pari a 28 MW depositato al comune il 20 maggio 2010 dalla ditta C&C ENERGY s.r.l. si prevede la realizzazione di 14 aerogeneratori di 2 MW ciascuno. Di essi n. 5 sono posizionati in territorio di Pietracatella e n. 9 sono posizionati in territorio di Jelsi, di quest’ultimi sono previsti n. 2  in località Fontana Matteo, n. 1  in località Monte Verdone, n. 1  in prossimità delle masserie Testa (S. Urbano), n. 2  in località Serre e n. 3  in località Parruccia.

A proposito del suddetto progetto la Regione Molise con nota del 9 giugno 2010 ha comunicato, per conoscenza, a questo comune la carenza di  alcuni allegati progettuali.

2.    Con riferimento al progetto di parco eolico presentato nel Novembre del 2008 dalla ditta T.R.E. s.p.a e col quale l’impresa intendeva realizzare un impianto eolico costituito da 17 aerogeneratori di 3 MW ognuno, di cui n.9 ai confini del territorio con Toro (c.da Fontana Granata-Pontefedere) e n.8 a confine col territorio di Riccia (in c.da Parruccia, e cioè in luogo diverso da quello a cui si faceva prima riferimento in località Monte Verdone) è recente la svolta positiva della vicenda.

Si ricorda che la ditta aveva agito autonomamente, senza cercare alcun contatto con l’amministrazione comunale prima del deposito del progetto e che questo consiglio comunale, nonché i cittadini e le associazioni allora ed oggi presenti, ribadirono all’unisono ed all’unanimità la contrarietà a tale progetto della ditta T.R.E.: su quei crinali non si volevano pali eolici selvaggiamente inseriti senza la condivisione della popolazione e delle istituzioni locali.

Sulla scorta di tali atti la gente di Jelsi ed i suoi rappresentanti istituzionali resistettero in giudizio avverso il ricorso al TAR Molise della ditta T.R.E. .

E’ del 3 Novembre la discussione finale della controversia ed ancora non è stata ufficializzata la decisione. Ma la gente di Jelsi ha già vinto la sua battaglia. Infatti con atto del 22.10.10 depositato il 29.10.10 la T.R.E. s.p.a ha dichiarato di non avere più interesse alla realizzazione del parco contestato in quanto si tratterebbe di una iniziativa non produttiva, come risulterebbe dalle indagini anemologiche effettuate.

In sostanza la ditta dice che nei due rami del parco non tira un  vento tale da rendere utile l’insediamento.

Ho già detto, e ribadisco, che si è trattato di una grande vittoria della comunità di Jelsi. La dimostrazione che, nonostante un quadro normativo sfavorevole, uniti si può cercare di tutelare il territorio e la sua vocazione senza rinunciare alla ricerca di interessanti soluzioni produttive in tema di energie rinnovabili.

Uno sviluppo sostenibile, appunto.

 

I profili della torri  previsti nei due progetti di eolico depositati in comune.

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Le planimetrie dei due progetti depositati in comune da:

C & C Energy 

TRE s.pa.