S.Amanzio porta in scena i Cantastorie

   

 

Anche l’Associazione S.Amanzio partecipa, con eventi di propria fattura, alla manifestazione organizzata dal Comune jelsese denominata “Jelsi in una notte”. L’Associazione, che opera ormai da anni sul territorio locale, presenta per questa Notte bianca uno spettacolo di sicuro interesse, dal fascino e dal sapore antico.

A salire sul palco in piazza Umberto I° a Jelsi, alle ore 01,00 della notte tra il 5 e il 6 settembre, saranno le musiche tradizionali, i canti e le ironie pungenti di due straordinari cantastorie “Peppino e Zio Peppino”. La coppia, formatasi proprio per  tale occasione, darà prova delle già apprezzate capacità artistiche che hanno fatto conoscere i due nel territorio molisano (e non solo).

Peppino è Giuseppe “Spedino” Moffa, considerato dai più come l’equivalente molisano di Capossela: “Un metro e novantaquattro di timidezza e di pudore. Un metro e novantaquattro di musica, alla grande, ricca di memoria e di storia e di presente”, parole queste del giornalista de “L’Unità” Ivan Della Mea, perfetta descrizione dell’artista che si esibirà con chitarra e l’immancabile zampogna. 

Sarà egli ad accompagnare le allegre e pungenti parole di Zio Peppino, al secolo Giuseppe Di Domenico: questi, ultimo cantastorie erede di una secolare tradizione del fortore molisano, è conosciuto per la sua innata ironia e per essere stato per anni leader del gruppo “I Sciuri”. Per l’evento jelsese, egli sarà il giullare di una lunga notte.

Entrambi nati e cresciuti a  Riccia e con origini jelsesi, Spedino e Zio Peppino saranno l’asso nella manica dell’Associazione S.Amanzio: una proposta questa che, come tutte le precedenti, ha dimo-strato il proprio valore ed uno spessore qualitativo frutto di una continua ricerca culturale, basata sulla passione, sull’impegno e sulla programmazione.

Inoltre, nell’ambito della stessa manifestazione, l’Associazione ha organizzato un’apertura in via del tutto straordinaria, dalle ore 20.00 alle ore 01.00, dell’antica Cappella dell’Annunziata, in modo da poter offrire ai visitatori notturni la visione degli straordinari affreschi del XIV° sec. della Cripta. Completa il quadro di questa intrigante e fascinosa serata il misterioso rito dell’Uomo-Orso, evento appartenente ormai al patrimonio culturale jelsese e che verrà raccontato nell’angolo museale allestito nella stessa Cappella.