La Municipale Balcanica alla festa di S. Amanzio

 E’ ufficiale: il  famoso gruppo di musiche balcaniche si esibirà a Jelsi il 27 giugno

 Fedele come sempre ad una precisa identità artistico-culturale, anche per quest’anno l’Associazione culturale “San Amanzio” ha dedicato grande attenzione e cura nella scelta della propria offerta musicale d’intrattenimento.

Quello che l’Associazione propone è una vetrina sul mondo vario e variegato della cultura e dei suoi modi di trasmissione: non un blocco di “usi e costumi” da assimilare rigidamente, ma un insieme di sapere, di sentire e di comunicare che si confronta con il quotidiano in modo dinamico ed aperto, senza rinunciare alla propria identità né tantomeno ad un’ipotesi di evoluzione.

L’Associazione si presenta sia come un laboratorio tramite il quale proporre progetti inerenti al territorio, sia attraverso la celebrazione di momenti collettivi e di svago con i quali rendere partecipe il pubblico al proprio progetto: evento irrinunciabile all’interno di questi ultimi è il concerto serale, che ha visto alternarsi negli anni band provenienti dalle diverse parti d’Italia e che hanno proposto generi e stili musicali tra i più eterogenei.

Se le ultime due edizioni avevano visto il baricentro spostarsi verso il centro-nord del nostro Paese (i toscani Porto Flamingo nel 2007 ed i piemontesi Kachupa nel 2008), quest’anno si ritorna al Sud con lo spettacolo della Municipale Balcanica fissato per il 27 Giugno 2009 a Jelsi.

Band composta nel 2003 dall’unione di otto amici-musicisti, la Municipale Balcanica ha nel suo repertorio, come evidenzia chiaramente il nome, un insieme di musiche e suoni che si ispirano alle tradizioni provenienti dal mondo dei Balcani e del Est Europa in generale. Musiche tzigane e  klezmer, interpretate e rilette con il bagaglio musicale e culturale di un gruppo mediterraneo nato e formatosi a Terlizzi (Ba). L’ottetto è composto da una sezione fiati ed una ritmica avente lo stesso numero di componenti: da un lato il tradizionale terzetto chitarra-basso-batteria, con l’aggiunta delle percussioni, a cui fanno da contraltare la sezione dei fiati composta da tromba, clarinetto ed un duo di sassofoni (tenore e contralto).

L’esordio discografico avviene nel 2004, tramite l’autoproduzione del loro primo disco “Contra-dizione”; l’anno successivo è il turno di “Fòua”, contenente quattordici brani e che segna un tassello fondamentale nella carriera della band. La Municipale Balcanica, infatti, comincia a farsi apprezzare non solo in territorio nazionale ma anche al di fuori dei suoi confini: numerose cominciano ad essere le esibizioni all’estero, in paesi come Germania, Francia, Olanda ed Austria, seguite da recensioni su importanti testate giornalistiche di settore italiane (Il Giornale della Musica, Jazz.it, World Music Magazine) ed internazionali (Folk Music, World Music central, Teruah-JewishMusic).

Apice di questo momento è stata l’inclusione della Municipale Balcanica nella raccolta “Gypsy Beat and Balkan Bangers vol. 2”, sorta di antologia della musica balcanica: la band pugliese ha contribuito con il brano “Hava Nagila”, sorta di standard della musica Yiddish, eseguita in una versione che ha spopolato soprattutto in Gran Bretagna. Messa in bacheca anche questo riconoscimento, la Municipale Balcanica ha da poco (ottobre) finito di registrare un nuovo album da studio, intitolato questa volta “Road to Damascus”.

Come dichiarato dagli stessi componenti, questo disco vuole essere una sorta di filo che collega, tramite il viaggio e la conoscenza dei più disparati posti, l’esperienza e la conoscenza della cultura e delle varie culture esistenti. La band vive la propria vita musicale nel momento live, quando cioè il musicista assolve alla funzione fondamentale del suo status: proporre e trasmettere musica e musiche ad un pubblico; non un’esecuzione fredda o accademica, ma una condivisione di emozioni.

Tutto questo attraverso la miscela sapiente di brani sia tradizionali sia originali, in cui a farla da padrone sono la curiosità, la voglia di confronto e quella di divertimento.

È per questo che tale formazione musicale forma un binomio vincente con gli ideali ed i valori proposti e trasmessi dall’Associazione San Amanzio, dove il momento della festa e quello della conoscenza non sono due piani separati ma due facce di una stessa medaglia.

 

Michele Severino