A che punto è il Molise ?

 

Comitato per la Tutela e Valorizzazione del Territorio Molisano

“ BUON ANNO MOLISE ! ”

di Pierluigi Giorgio

Ricevo proprio in questi giorni dall’amico Avv. Gianluigi Ciamarra di Torella del Sannio, l’atto costitutivo fresco d’istituzione del nuovo “Comitato per la Valorizzazione del territorio Molisano” con l’invito ad iscrivermi come socio. E’ per me un’occasione ulteriore per tornare sull’argomento della salvaguardia di una terra che amo, soprattutto dopo il rinnovato schieramento personale a protezione dei tratturi e contro le pale eoliche: attualmente, quelle che si vorrebbe installare anche nel territorio di Jelsi e non solo. In uno degli ultimi incontri nella Sala consiliare vi fu un intervento da parte di un cittadino che sosteneva che il Molise non era come “la costiera amalfitana”, ragion per cui ben si potevano accettare pale e quant’altro perché avrebbero portato nelle casse comunali e nelle tasche dei privati sicuri introiti. Perché dunque -mi chiedo- non accettare dietro compenso anche i rifiuti di altre regioni e magari di altre nazioni?... Tanto -a questo punto- con la giustificazione delle entrate economiche, il nostro territorio può diventare benissimo il ricettacolo o la pattumiera di tutto ciò che altri non vogliono dietro l’angolo della propria abitazione o di fronte alle finestre. E quando parlo d’inquinamento, mi riferisco anche a quello ottico e acustico.

Da sempre vado dicendo che il Molise non ha Dolomiti, Lago di Garda e neppure la citata Costiera amalfitana, ma sicuramente annovera al suo attivo, particolarità che altri posti non hanno affatto o che non hanno più (pensate se avessimo un Parco-tratturi intatto, invece di un Parco-eolico!). Il Presidente della Provincia Nicola D’Ascanio punta su un programma di sviluppo che è riassumibile sotto la sigla delle tre “T”: turismo, tratturi, tartufo. E sono d’accordo quando per turismo s’intende l’offerta di luoghi e borghi che -se debitamente conservati e migliorati nelle strutture e ricettività- potranno essere i siti d’attrazione per una domanda turistica che si fa sempre più pressante, soprattutto ora che in tempi di crisi si è alla ricerca di posti intonsi, a dimensione umana e meno cari delle Dolomiti… D’accordo mi trova anche la motivazione dell’atto costitutivo del Comitato di Torella (apartitico, apolitico e senza fini di lucro) che qui desidero riportare come spunto di conoscenza e riflessione: 

“Il territorio molisano è unanimemente considerato uno dei più suggestivi d’Italia, apprezzato per le bellezze naturalistiche, paesaggistiche, storiche ed archeologiche;

pur tuttavia in alcune delle sue zone esso ha subito guasti di notevole portata, procurati soprattutto dalla installazione di impianti eolici, con conseguenti danni ambientali, idrogeologici, economici ed erariali; alla luce anche di recenti studi in materia per i quali l’energia eolica e solare non è attualmente in grado di ovviare, se non in ragione di insignificanti percentuali, al fabbisogno energetico nazionale - risultando assolutamente insoddisfacente il quantitativo di energia prodotta - le scelte di molte amministrazioni comunali al riguardo appaiono del tutto ingiustificate e oltretutto pregiudizievoli per il territorio e per i suoi abitanti; tali scelte in realtà, sono spesso dettate dal solo fine di risanare i bilanci delle singole amministrazioni deliberanti (con conseguenti notevoli vantaggi economici per le Società che gestiscono tali operazioni).

 Omettendo di valutare l’irreversibile sconvolgimento di interi ed estesi paesaggi naturali e della fauna locale, e i gravissimi danni ambientali, idrogeologici, economici ed erariali, gran parte delle amministrazioni che optano per l’eolico deliberano, peraltro, senza avvertire alcun dovere di consultare o di informare i cittadini su importanti questioni che riguardano il loro futuro per l’arco dei prossimi 30 anni; a fronte della già detta inconsistente produzione di energia, i danni, gravissimi e di ampia portata, che verrebbe a subire il territorio ed i suoi abitanti possono riassumersi nei seguenti:

-definitiva distruzione del paesaggio che rappresenta, oggi, un pregio indiscusso del nostro territorio;

-occupazione del territorio e stravolgimento di boschi ed aree incolte con la costruzione di accessi, strade e griglie;

-danno idrogeologico dovuto alla estesa e profonda perforazione dei terreni interessati alla installazione delle pale;

-perdita del valore turistico del territorio stesso;

-produzione di rumore aerodinamico costante, avvertibile da uomini ed animali e, quindi, inquinamento acustico;

-conseguente scomparsa della fauna stanziale e migratoria;

- effetto dannoso sulla flora locale;

-interferenze elettromagnetiche con effetti negativi sulle telecomunicazioni;

- sviluppo di smog elettromagnetico;

- elevati costi e difficoltà per lo smaltimento degli impianti;

- possibilità di espropriazione di terreni di privati….”

 Meditate gente, meditate e… auguri per un Buon Anno Nuovo, un anno -si spera- ricco di concrete, sostanziali iniziative da parte degli Enti preposti. Un augurio e una preghiera: che si attivino fattivamente per un “pacchetto Molise” pronto ad un turismo “ambientalculturale” (ancora una volta sulla carta) da offrire a futuri visitatori. Che non “svendano” questa terra con leggerezza: guasti irreversibili ha già subito e sta subendo tuttora!

 

Pierluigi Giorgio