Pellegrini a Jelsi sulla strada dei Templari

L'Associazione: "I Pellegrini della Francigena" con sede ad Altopascio (LU), sorta nel 2000, ha come finalità quella di organizzare e dirigere pellegrinaggi a piedi, su antichi percorsi della Fede. Nell’Anno Giubilare, in 100 hanno percorso, sempre a piedi, i 1000 km di via Francigena che separano il Passo del Gran S. Bernardo da Roma. Nel Giugno del 2005 hanno camminato in 60 da La Verna ad Assisi. Quest’anno sono partiti da Roma e, seguendo la cosiddetta "Via Francigena del Sud", arriveranno al Santuario dell'Addolorata di Castelpetroso in Molise. La meta finale è Gerusalemme che sarà raggiunta nel 2008. Stemma del Tau Pellegrini in marcia Pellegrini del Tau risalgono le colline tra Anagni e Fumone Il Pellegrinaggio degli Eredi dei Cavalieri del Tau di Altopascio è suddiviso in tre anni, e viene effettuato ogni anno nella seconda quindicina di giugno. Anno 2006: da Roma a Albano, Artena, Anagni, Alatri, Abbazia di Casamari, Roccasecca, Abbazia di Montecassino, Venafro, Santuario dell'Addolorata di Castelpetroso. Anno 2007: Santuario dell'Addolorata di Castelpetroso, Vinchiaturo, Jelsi, San Marco la Catola, Pietramontecorvino, Lucera, San Severo, San Giovanni Rotondo, Monte Sant'Angelo, antico porto di Siponto con la Chiesa-Hospitale di S. Leonardo. Anno 2008: Traversata possibilmente via mare dall'Adriatico alle coste della Palestina e successivo pellegrinaggio a piedi fino a Gerusalemme con visita dei luoghi santi. Sul numero di Focus di Giugno c'è la cartina della vecchia statale 17 che nel 1200 era controllata dai Templari. -La vecchia statale 17 (come si chiama oggi) era nel 1200 "monitorata" dai cavalieri Templari. E' una delle interessanti rivelazioni dell'inserto speciale dedicato ai cavalieri del Tempio dalla rivista Focus di questo mese. Parlando ampiamente delle nuove ricerche sui Templari, la rivista ha scovato una mappa che raffigura tutte le strade principali dell'Italia di allora controllate dai Templari perchè non fossero infestate da rapinatori e banditi. Strade pulite, quindi, e tra queste - come dice chiaramente la cartina che riproduciamo da Focus - il percorso tra L'Aquila e Isernia, ovvero più o meno la statale 17 dell'Appennino Abruzzese. L'Aquila era città appena fondata, fresca di calce e di pietre, con insediamenti provenienti dai vicini castelli. Ma la strada che oggi si chiama 17 era invece antichissima. Tracciata dai tratturi molto prima di Roma, seguiva (come segue oggi) l'altimetria del suolo e sceglieva i valichi tra le montagne. I Romani l'avevano ammodernata con la Claudia Nova (Amiternum-Peltuinum-Popoli), e un altro tratto si dirigeva verso Sulmona, patria di Ovidio, e Castel di Sangro, inoltrandosi poi nel Molise fino ad Isernia (Aesernia di allora). Un tracciato importante meritevole dell'attenzione dei Templari. La studiosa aquilana Maria Grazia Lopardi ha recentemente arricchito la documentazione sui Templari trovando dei documenti che attestano la loro presenza all'Aquila, dove, peraltro, fu celebrato nel 1314 uno dei processi ordinati da Filippo il Bello complice il papa Clemente V. Ora il documento di Focus conferma l'attenzione dei cavalieri per la strada tra L'Aquila e Isernia. I Templari conoscevano bene la città e Celestino V, loro visitatore in Francia prima di diventare papa. Serve altro per pensare ad un collegamento consistente anche con Collemaggio e i suoi molteplici misteri?