Centenario St. Ann Club 16 Hendricks Ave, Norwalk,  CT 06851, Stati Uniti.

Sitoweb: www.stannclub.org

Un caro saluto e un grande augurio a tutti i membri del club per il traguardo storico raggiunto .

JELSI OLTRE OCEANO

Oggi in Connecticut, in terra statunitense, si celebra un grande evento. Se provate ad aprire il sito http://www.stannclub.org/  sulle note di Return to Me di Dean Martin ve ne renderete conto. Gli Jelsesi residenti in America si ritroveranno a celebrare il Centenario della nascita del St. Anne's Club di Norwalk: l’associazione che in un secolo ha unito e raccolto gli emigranti della Comunità di Jelsi nella Terra che fu, oltre che di emigranti europei,  di Lincoln e di Martin Luther King, e soprattutto degli Indiani pellirosse. Un grazie va anche a loro se quelle terre sono diventate un luogo di vita anche per noi europei. I molisani anche in questo hanno saputo distinguersi. Tra essi un grande lavoro è stato svolto da John Ciaccia, nato a Jelsi ed emigrato in Nord America nel dopoguerra, che per alcuni anni è stato l’interlocutore principale del governo canadese con le popolazioni indigene. È attraverso queste persone, emigrate e sparse in mezzo mondo, che il Molise consolida la sua forza identitaria. Fatta anche di uomini che sono stati in grado di mettere radici in un mondo nuovo, affermando un’idea di una società rinnovata, attiva e avanzata in nuovi equilibri sociopolitici.

Oggi anche la Jelsi molisana è in festa. Ancor di più se si pensa che è il Centenario di un Club fondato da paesani emigrati uniti nel nome di sant’Anna. Si è spinti a credere che ci troviamo di fronte a uno dei tanti miracoli che la Santa del grano ha fatto. Ancora di più se ricordiamo che i fondatori non erano intellettuali usciti da scuole o  università. Non erano borghesi educati alla scuola di famiglia o nobili imborghesiti della società industriale o della Belle Époque. I primi iscritti al Club furono semplici lavoratori emigranti, figli di emigrati che avevano abbandonato un mondo povero, contadino, a volte anche rozzo, vessati dalla fame e dalle angherie dei padroni, per abbracciare un sogno. Un sogno fatto di tante gioie, ma anche di tempesta di mare e umana, di sacrifici e di difficoltà. Problemi che li avevano spinti a fondare Società di Mutuo Soccorso per cittadini italiani. Lo Statuto di quella degli emigranti di Jelsi è datato, New York 12 ottobre 1908, e porta il nome di “Costitution and by-laws of the Society of the Citizens of  Jelsi”. Sono state queste istituzioni riconosciute, fuori dalle bande senza regole e spesso unite nello spirito mafioso, che hanno spinto un modello di civiltà evoluta in terra straniera. È grazie a queste istituzioni che si è rafforzata un’idea identitaria mantenendo in vita il sentimento per le proprie origini italiane. Molti statunitensi, ancora oggi, nonostante abbiano abbandonato la lingua dei nonni, si sentono Statunitensi-Italiani. Si riconoscono tali nel cibo che hanno imparato a cucinare dai loro genitori e nel cognome o nel nome che portano. Se il melting pot, da una parte ha tentato di uniformare la loro cultura migliorandola, oggi più di ieri gli abitanti degli States sono alla continua ricerca delle loro radici. Le quali non sono più solo segno di un’appartenenza ma sono diventate pratica di distinzione in una società massificata. Le attività di questi ultimi anni del St. Anne's Club di Norwalk esprimono questo rinnovato interesse. Lì dove in passato si celebrava la festa di Sant’Anna con messa e fuochi pirotecnici, e da qualche anno si porta il grano su un carro trasportato da un trattore, oggi si celebra il Centenario di un istituzione che ha unito gli Jelsesi d’America per gran parte del Novecento. La manifestazione ha coinvolto le autorità locali jelsesi in una serie di proposte e contatti. Nel tempo che verrà, già si pensa a rinforzare i legami con la Terra molisana con scambi culturali. Per l’occasione sarà presente a Norwalk una delegazione jelsese e una canadese, che in un solo giorno faranno da ponte ideale tra terre sorelle lontane. Un augurio va al presidente Nick Cappuccia, al vicepresidente Joe Valiante, instancabile nei rapporti con Jelsi, e a Michael Vena  - Professore Emerito della Southern Connecticut State University, che ha appena  ricevuto per i suoi viaggi studio in Terra marchigiana, dall’attuale sindaco di Urbino, la cittadinanza di “urbinate ad honorem” -  che di questa manifestazione sarà la guida culturale.