La fedeltà di Michael Vena
Trentacinque anni di amore per Urbino e per la sua Università

5 agosto 2014  |  di UniurbPost  |  Pubblicato in Fuori Urbino

a cura di Fabrizio Maci, responsabile dell’Ufficio Ricerca e relazioni internazionali

Come ogni anno, nel mese di luglio, Urbino si è trasformata in un “campus” americano. Centinaia di studenti statunitensi, provenienti dal Texas, dalla Florida, dal New Jersey, dall’Ohio, dalla Pennsylvania e dal Tennessee, hanno scelto Urbino come città in cui approfondire le loro conoscenze della lingua e della cultura italiana. Tutto ciò è possibile grazie alla collaborazione instaurata con varie università statunitensi, che hanno deciso di stabilire a Urbino il loro “Summer Abroad Program”, e grazie all’amore per la città di Urbino che provano alcuni docenti di queste Università.

Michael Vena insieme al professore Sal Dimaria dell'Università del Tennessee

Michael Vena (a destra nella foto) insieme al professore Sal Dimaria dell’Università del Tennessee

Docenti che sono diventati figure familiari per gli urbinati, uno in particolare che è ormai diventato “urbinate ad honorem”, riconosciuto e stimato da tutti: Michael Vena, Professore Emerito della Southern Connecticut State University, che quest’anno festeggia trentacinque anni di programmi estivi a Urbino e che il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, ha voluto festeggiare con una breve ma significativa cerimonia in Comune.

Il professore Michael Vena nasce a Ielsi in provincia di Campobasso il 4 luglio del 1941. All’età di tre anni viene colpito dalla poliomelite, che ne compromette seriamente le funzioni motorie. Nel corso degli studi, svolti tra Ielsi e Campobasso, si distingue soprattutto nello studio dell’inglese. Michael aveva infatti un desiderio particolare di imparare a parlarlo : il richiamo che su di lui esercitava la presenza di parenti negli Stati Uniti.

Nel 1958 i genitori di Michael si trasferiscono nel Connecticut, convinti che gli Stati Uniti potessero fornire più opportunità al loro unico figlio, allora diciassettenne. Effettivamente le opportunità per il giovane Michael Vena non mancano e, grazie a generose borse di studio, riesce a laurearsi e a conseguire un master e il dottorato alla Yale University. Nel 1970 viene assunto come docente di Italiano dalla Southern Connecticut State University e nel 1975 diventa Chairman del Dipartimento di Lingue Straniere. Nei tre anni successivi nei quali svolge le funzioni di Chairman, Michael osserva con attenzione il lavoro dei suoi colleghi spagnoli e francesi che avevano avviato dei programmi di studio in Spagna e in Francia, e decide che anche per gli studi italiani è necessario avere un programma di studio in Italia. In un suo viaggio di alcuni anni prima aveva visitato Urbino ed era rimasto colpito dalla tranquillità del luogo, ideale come sede di un programma di studi all’estero. Nel 1979 inizia a pubblicizzare il suo programma a Urbino e riceve sei adesioni. Non potendo iniziare un suo programma autonomo con soli sei studenti decide di aggregarsi al programma che da nove anni il prof. Gianni Azzi svolgeva a Urbino per la State University di New York. Quel primo anno a Urbino gli serve per capire come organizzare un programma di successo all’estero e, già l’anno successivo, riesce a organizzare un suo programma autonomo con più di venti studenti. Nei trentacinque anni di collaborazione con l’Università di Urbino, il professore Michael Vena ha fatto conoscere la città ducale a circa 1.500 studenti statunitensi e, negli ultimi anni, pur essendo andato in pensione, continua a tornare a Urbino in qualità di referente amministrativo del programma di studio in Italia della University of Tennessee a Knoxville, il cui direttore è il professore Sal Dimaria. Questa è un’altra lezione che il prof. Michael Vena aveva imparato in quel primo anno a Urbino con il professore Gianni Azzi: l’arte della collaborazione. Bene ha fatto il sindaco di Urbino a premiare il professore Michael Vena e bene farebbe l’Università di Urbino a riconoscere il grande lavoro svolto da Vena: far conoscere e amare la città di Urbino  e la sua Università negli Stati Uniti d’America.